Sono arrivati a Lisbona il 19 e tornati in Italia il 23 marzo, i 42 studenti dell’Istituto Oriani di Faenza che hanno partecipato alla gita di Alternanza organizzata dalle Associazioni SE.M.I. (Faenza), Progetto Policoro (Faenza) e Check-IN (Lisbona).
Durante la gita, divisi in gruppi, i ragazzi hanno preparato eventi di raccolta fondi utilizzando il business model canvas, le loro conoscenze di social media marketing e di grafica. Hanno scoperto cosa significhi lavorare in team, come risolvere i problemi in modo collaborativo e come presentare un progetto in inglese.
Hanno imparato a muoversi in una grande città straniera, migliorato il livello di inglese, scoperto la cultura Portoghese e stretto nuove amicizie con gli studenti della scuola Manuel de Maia.
Avere unito la gita scolastica annuale all’alternanza scuola-lavoro in ambito interculturale ed Europeo ha permesso agli studenti di vivere un’esperienza formativa che è andata oltre al semplice turismo e ha permesso loro di prendere contatto con delle realtà culturali e sociali diverse, di scoprire le proprie passioni ed esplorare nuove vocazioni lavorative.
Il binomio servizio-apprendimento caratterizza i principi di educazione non formale promossi dall’Unione Europea, e la metodologia dell’imparare-facendo continua a dimostrare la sua efficacia.
Nel contesto europeo, il cui punto di forza è costituito dall’unione delle diversità (United in Diversity), il lavoro all’estero offre una possibilità di formazione e crescita personale che si concentra sul social learning. Contestualmente, l’alternanza scuola-lavoro vuole essere un’esperienza formativa innovativa che possa orientare in modo pratico le aspirazioni degli studenti, “perché l’unica risposta strutturale alla disoccupazione è una scuola collegata con il mondo del lavoro (Legge Buona Scuola)”.
L’associazione SE.M.I., in collaborazione con l’Istituto Oriani, Progetto Policoro e Check-IN, è fiera di aver portato a termine questo progetto, che ha richiesto un anno di preparazione completamente ripagato dai risultati ottenuti. Ancora una volta siamo rimasti increduli ed entusiasti dell’entusiasmo mostrato dai ragazzi, e torniamo a ribadire che multiculturalità e creatività, empatia e cura per l’altro, sono valori necessari a un’Europa migliore.